domenica, novembre 27, 2005

La notte del - 9 - la storia

LA NOTTE NON MI AVVOLGE PIU' COME UN TEMPO.

ESSE INVECE MI LASCIA INCURIOSITO..

COME QUANDO TI AVVICINI AD UN CIMITERO SENZA PERALTRO VOLERVI FISICAMENTE ENTRARE. LO SPARIRE DELLE OMBRE MI RICORDANO IL SONNO DEI CUSTODI

E DEI LORO SOGNI IO FACCIO CURIOSI INCUBI CHE SVOLGONO I LORO CREPITANTI SPIRITI IN UN CERCHIO A FORMA DI

----> 9 <-----

IL SENSO DELLA PAURA SI PUO' INTUIRE NELLO STESSO POSSIBILE SENSO CHE PUO FARE DI UN CERCHIO UN --- 9 ---

IO MI CI TROVO INMEZZO A QUESTA SENSAZIONE E PUR CAPENDONE IL SIGNIFICATO MI ACCORGO CHE PIU' PAROLE USO PER SPIEGARMI PIU' SONO CONFUSE E ANGOSCIANTE OGNI MIO TENTATIVO DI GENERARE ARTICOLAZIONI , SIANO ESSE VERBALI, MENTALI .. E PERCHE' NO' ANCHE FISICHE.

In un nove non ci sono porte eppure vi sono uscite. lo spazio puo' sembravi angusto ma vi posso assicurare che sta alla nostra disposizione mentale e fisica verso di esso , il potervi vivere l'intera vita intera senza nemmeno accorgergi della sua disparita'.

questo era esattamente quello che accadeva a me e che fino a ieri sera ,quando in una delle prime notti autunnali ,spalle al muro della mia terrazza , sedevo su una cassetta d'agrumi ,guardando un vecchio congelatore.

E' proprio come pensate , sono parole senza senso. Oppure descrivono brevemente cio' ch'io vedo attono a me ,mentre, accendendomi una sigaretta, una di quelle che fumi perche' nn si sa mai che tu ne abbia voglia dopo, apro un contenitore di vino in tetrapack, io che odio il vino, e ne bevo prima timidamente un sorso per il mio palato a cui fa subito seguito un'altro ,che mi parve infinito, per la mia gola.

io vivo in un nove! cazzzo! un 9 ! Fu realizzare d essere gia dentro la stanza fredda dei fantasmi e mostri sotto al letto, fu anche il cantare con un filo di voce IL CIELO IN UNA STANZA cambiandone tutte le parole tranne l'inizio, fu il ricodo esenziale di tutto cio che avevo come pregetti per il futuro e l'orrore di riconoscerli come gli stessi immaginati in un lontano passato.

essermi dentro equivalevava a vedere finalmente che ero entrato a vivere in un 9 ,un cerchio se lo toccavo con gli occhi ancora chiusi girando su me stesso, una sfera dalle proporzioni quasi invisibili se invece con gli occhi aperti tentavo di capirne i confini che gli anni di evoluzione le avevano regalato.

l'angoscia confusa di cui vi dicevo invece subentro al vedere che potevo illuderne i confini, cone quando un cieco e' ancor convinto di vedere il sole. cosi io vedevo le persone a me care entrare e uscire dal 9 .

la paura venne subito dopo guardando la la parete fatta a doppio arco e comprnderdo che in realta in essa si avvicinavano le ombre, i suoni e le figure ma li restavano . come in un piano perfetto atto a difendermi e ad isolarmi senza ch'io ne avessi realmente il controlo.

le persone a me care non entravano ed uscivano dal 9 come credevo ma il 9 a seconda dellle mie emozioni li invitava verso il doppio arco o me ne occludeva la vista , cosi come fa il cristallino in un occhio mettendo fuoco su cio che il mio umore voleva

sembra quasi che dovrei darmi dello stupido per aver fin'ora lamentato disagio per quetsa mia scoperta esistenziale eppure da quel momento ogni notte mi manca sempre piu' l'aria

Nessun commento: